Mandala Terapia







LA LORO STORIA E I LORO USI TERAPEUTICI


La meditazione Mandala è una pratica meditativa molto antica che aiuta a gestire lo stress, a calmare la mente e a migliorare la concentrazione.


Un uso antico, per questo sempre presente 


Un Mandala è un’ immagine simbolica che si basa su figure geometriche come il cerchio e il quadrato connesse alla sfera spirituale. Nelle culture orientali per secoli ha rappresentato un mezzo per raggiungere un più alto grado di consapevolezza e di concentrazione.

Il  Mandala può avere due interpretazioni:

1. rappresentazione visiva dell’universo 

2. guida per la meditazione e altre pratiche spirituali.

Nell’induismo e nel buddismo è risaputo che, entrando nel Mandala e procedendo verso il suo centro, si è guidati attraverso il processo cosmico di trasformazione da uno stato di sofferenza ad uno di gioia, da uno stato di coscienza ordinario a uno stato di coscienza superiore. 

Nella tradizione tibetana il Mandala viene strutturato sui 5 elementi che compongono il nostro universo:

  • La terra, giallo – fermezza, solidità, fiducia: principio di nutrimento, vita. (1 chakra)
  • L’acqua, bianco – fluidità: principio di concezione e generazione, armonizzazione. (2 chakra)
  • Il fuoco, rosso – sole, calore, vitalità: principio di sopravvivenza, giustizia. (1-3 chakra)
  • L’aria, verde – respiro, scambio, comunicazione: principio di libertà, impermanenza. (5 chakra)
  • Lo spazio, blu – l’infinito, il cosmo: principio di armonia. (6-7 chakra)

Il Mandala porta armonia mettendo in relazione il centro del corpo con la sua periferia. Favorisce l'attenzione al nostro centro, al nostro Sé, "apre gli occhi verso l'interno" e li chiude verso i sentimenti di colpa, ansia, stress. L'atto meditativo consente di ri-connettersi alla Coscienza Superiore.


Tipi differenti di Mandala


Esistono diverse tipologie di Mandala in molte culture e il suo scopo è sia artistico che spirituale. 

In generale i tipi principali di Mandala sono: il Mandala di cura e il Mandala di sabbia.

Mandala di cura:  viene creato apposta a scopo meditativo, risveglia la saggezza, evoca sentimenti di calma, concentrazione e consapevolezza.

Mandala di sabbia: elemento tradizionale e sacro dei monaci buddisti e delle culture Navajo. È costituito da disegni molto intricati e particolareggiati dalla presenza di simboli. Rappresenta l’impermanenza delle cose, l'impermanenza della vita.


 Le origini del Mandala


Il termine Mandala dal sanscrito indica un oggetto sacro di forma rotonda, un disco che intorno al 1500 a. C. veniva associato agli elementi celesti Sole e Luna. Successivamente venne accostato ai disegni simmetrici e speculari. Mandala anche come significato di "Essenza", (maṇḍa), + "Possedere" o "contenere", (la). Indicherebbe il Possedere l'Essenza tramite un diagramma circolare costituito dall'associazione di diverse figure geometriche, le più usate delle quali sono il punto, il triangolo, il cerchio ed il quadrato. Il disegno riveste un significato spirituale e rituale sia nel Buddismo che nell'Induismo.

Il disegno del Mandala ha origini in India e Asia e solo più tardi è arrivato anche in Occidente grazie allo psichiatra e psicoanalista Carl Gustav Jung*.


Simbolismo


Nel disegno del Mandala è possibile trovare alcuni simboli comuni in tutte le culture. Tradizionalmente il Mandala è la rappresentazione, in forma astratta, della presenza della mente del Buddha nel simbolo della ruota, dell’ albero e del fiore o gioiello.

Al centro del Mandala vi è l’inizio della contemplazione del divino che viene rappresentato da un simbolo privo di dimensioni. Il punto dell'inizio solitamente è circondato da linee e motivi geometrici per simboleggiare l’universo. I cerchi esterni che circondano il centro rappresentano la natura ciclica della vita.

Alcuni simboli tradizionali e comuni:

  • Ruota con otto raggi: la natura circolare della ruota funge come rappresentazione artistica dell' universo perfetto. Gli otto raggi rappresentano il Nobile Ottuplice Sentiero del buddismo, una sintesi delle pratiche che portano alla liberazione e alla rinascita: Retta Comprensione, Retta Aspirazione, Retta Parola, Retta Azione, Retti Mezzi di Sostentamento, Retto Sforzo, Retta Consapevolezza e Retta Concentrazione.
  • Campana: le campane rappresentano lo svuotamento della mente duale per accedere alla vacuità tipica della mente unitiva che favorisce saggezza e chiarezza.
  • Triangolo: quando è rivolto verso l’alto rappresenta azione e energia, se rivolto verso il basso rappresenta creatività e ricerca di conoscenza e consapevolezza.
  • Fiore di loto: simbolo sacro del buddismo, la sua simmetria rappresenta equilibrio. Il fiore di loto cerca la luce estendendosi dall’acqua metafora dell’essere umano che cerca il risveglio per l’illuminazione spirituale.
  • Sole: rappresenta l’universo che veicola significati legati alla vita e all’energia.


Il Mandala oggi in psicoterapia


I Mandala vengono usati durante le pratiche di yoga perché rappresentano gli archetipi del buddismo e della tradizione indù, segnano lo spazio sacro in cui praticare escludendolo l'ambiente e la mente da influenze esterne. 

L’arte del disegno del Mandala viene praticata durante le meditazioni e durante i cerchi di cura del percorso di terapia. I cerchi vengono associati all’integrazione della matrice corporea, quella energetica, quella emotiva,  mentale e spirituale: corpo, mente, spirito, energia integrati.

Nelle culture indù e buddista il Mandala e il Thangka vengono utilizzati come rappresentazione guida del percorso verso il risveglio spirituale della Coscienza. 

Creare e contemplare il Mandala è una pratica trasformativa che ha lo scopo di ripristinare la pace interiore e la saggezza.


Come meditare con i Mandala


Esistono diverse tecniche che possono essere messe in pratica. Le più semplici sono:

  1. Osservare il Mandala: cercare un luogo tranquillo e osservare il Mandala per alcuni minuti. Il suo disegno, il suo intreccio, le sua armonia simmetrica favoriscono il rilassamento e la calma interiore.
  2. Creare il proprio Mandala: In principio dare vita al propio spazio sacro attraverso l'ascolto di un mantra e accendendo dell’incenso. Successivamente prima di dare libero sfogo alla fantasia e alla creatività porsi un intento. Disegnare il Mandala strutturando dapprima i cerchi e le linee, per poi iscrivere all'interno i propri simboli preferiti o dei semplici punti. Contattare il  Flow artistico (la capacità di un'artista di immergersi all'interno di ciò che sta creando rimanendo in ogni istante nel qui e ora della sua creazione) e lasciarsi guidare nella scelta delle forme e dei colori. Si contatterà un'intimità tra sé e il Mandala che sta nascendo. Non ha importanza la performance, ciò che è importante è rimanere in persistenza del contatto con le emozioni che emergono durante la pratica.
  3. Colorare il Mandala: disegnare e colorare riattiva la creatività permettendo che l'emisfero cerebrale destro, deputato alla decodifica dell'informazione emotiva, possa attivarsi favorendo non solo il rilassamento, ma il contatto con le emozioni superiori come l'amore, la gioia, la grazia, la gratitudine, la compassione, l'equanimità. Colorare un Mandala consente alla mente di prendersi una pausa dai pensieri quotidiani, dalle ansie e dalle preoccupazioni. Questa semplice attività infonde pace e tranquillità, e mette in funzione la parte creativa del cervello che purtroppo sempre più spesso viene trascurata. La pratica favorisce la disidentificazione dallo stress e dall’ansia e stupirsi  nel riconoscersi lontani da pensieri disfunzionali grazie al distacco, grazie all'osservazione dal punto di vista del testimone di sé. È  un fenomeno meraviglioso scoprirsi liberi dalla dimensione spazio-temporale grazie alla presenza nel qui e ora. Questa rappresenta la fase in cui si entra in contatto con il immergendosi nel processo introspettivo. Questo è lo stato meditativo che aiuterà a rilassare il corpo e a calmare la mente.


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Il Mandala secondo JUNG* 


Dal punto di vista della Psicologia Analitica il Mandala e i suoi simboli indicano la rappresentazione figurativa dei cerchi eseguiti per realizzare una profonda esperienza interiore. Anche secondo la Psicologia Analitica è uno strumento che aiuta a praticare la meditazione, la concentrazione interiore e l'ascesi mistica. Il sono fine sarebbe quello di dare un ordine e un'armonia all'esperienza interiore. 

In termini figurativi le figure circolari delimitano e comprendono contemporaneamente uno spazio interno ed uno spazio esterno, uno spazio sacro (temenos) e uno spazio profano (il mondo esteriore).

Non vi è al mondo un altro disegno simbolico così universale come il Mandala, e l'importanza degli archetipi e dei simboli secondo Jung, mette in evidenza come tale disegno simbolico così antico sia presente in tempi diversi e in ogni cultura. Il più antico reperto sin' ora conosciuto è la "ruota solare" paleolitica scoperta in Africa del sud. Esempi di Mandala cristiani sono già presenti nel primo Medioevo e mostrano Cristo al centro e i quattro evangelisti o le loro rappresentazioni simboliche ai quattro punti cardinali. Figure "mandaliche" sono i rosoni delle chiese, sono presenti nei labirinti e nelle forme architettoniche di alcuni templi. L'idea del centro e del cerchio protettivo si ritrova in numerose danze popolari così come il girotondo che tutti da bambini abbiamo fatto.

Carl Gustav Jung ne ha fatto uno strumento di studio della personalità dell'uomo. Secondo Jung, durante i periodi di tensione psichica, figure mandaliche possono apparire spontaneamente nei sogni per indicare la possibilità di un ordine interiore. Il simbolo del Mandala raffigurerebbe, in questi termini, un recinto sacro del Sé, un cerchio protettivo per tenere lontane le preoccupazioni provocate dall' esterno. Il Mandala persegue anche la finalità creativa di dare espressione e forma a qualcosa che ancora non esiste, a qualcosa di nuovo e di unico, favorire la ristrutturazione e la trasformazione di un vecchio ordine per lasciare spazio a uno nuovo.


Distinzione tra Mandala cultuale e Mandala personale secondo Jung.


Il Mandala cultuale appartiene alla tradizione religiosa ed ha un numero limitato di contenuti ed uno stile particolare. Solitamente il Mandala orientale contiene tre cerchi dipinti di nero o turchino che hanno l'obiettivo di circoscrivere e separare l'esterno dall'interno, ma quella che sembra una esclusione è anche il suo opposto, ossia, l'inclusione. 

Al bordo esterno possono corrispondere uno o più simboli che sono rappresentati da figure di animali, da fiori, da monaci. Il fuoco rappresenta la forza del desiderio integrale cioè non elaborato o non toccato, quindi la parte più primitiva e istintiva. 

Al centro si possono trovare ghirlande di fiori di loto o elementi che ricordano la quaternarietà (il chiostro con quattro pilastri o la croce) che alludono all'isolamento necessario per la meditazione e la concentrazione. 

All'interno si possono trovare i quattro colori fondamentali: rosso, verde, bianco e giallo che rappresentano le quattro direzioni celesti. 

Il centro è l’elemento essenziale perché meta della contemplazione. Scopo della contemplazione del Mandala è che lo yogin (praticante Yoga) prenda consapevolezza della sua divinità: cioè che, "attraverso la meditazione, possa egli riconoscersi, attraverso il contatto col Sé, come divinità ed esca dall'illusione dell'unicità individuale per ritornare all'universale totalità dello stato divino"

(Jung Opere Boringhieri vol.IX)


Il Mandala individuale è per Jung l'archetipo del Sé per eccellenza. Quindi è possibile affermare che il Mandala è di appannaggio della psicologia del profondo. Le sue forme circolari e la quadratura del cerchio, sono simboli che rappresentano il Sé e possono esprimersi attraverso l'immaginazione attiva, le arti figurative, i movimenti corporei e certi stati di alterazione della coscienza. 

Dal punto di vista psicodinamico il Mandala è ciò che esprime la possibilità di raggruppare e di conciliare tutti quegli elementi opposti tra loro ed esclusi dalla coscienza che hanno una modalità universale di manifestarsi. 


Il Mandala secondo Jung è lo spazio al cui interno dialogano tra loro gli opposti alla ricerca dell' integrazione. La circonferenza del Mandala impedirebbe il defluire incontrollato dell'energia psichica.


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Meditare con i Mandala 

Trovare  un luogo tranquillo in cui se possibile accendere una candela, dell’incenso e mettere in sottofondo un mantra, osservare il Mandala per qualche minuto. Il suo disegno, i suoi intrecci, le sua armonia favoriscono il  rilassamento e consentono di raggiungere gradualmente la calma interiore.


Effetti benefici di meditare ~colorare ~creare il proprio Mandala

  • Prevenire e gestire lo stress emotivo
  • Favorire il rilassamento e indurre sensazioni di tranquillità
  • Calmare la mente
  • Ridurre i livelli di ansia
  • Aumentare la consapevolezza di Sé
  • Sviluppare la capacità di concentrazione
  • Diminuire le tensioni muscolari
  • Migliorare la creatività
  • Facilitare la meditazione
  • Creare soddisfazione e infondere un senso di piacere e appagamento

Fonti internet

(Articolo di Serena Poli (https://www.meditazionezen.it/meditazione-mandala/)

(Paola Carabini, Antonio Grassi (http://www.lirpa.it/l-associazione/l-individuazione-secondo-jung)

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